27/2/2005 ALESSANDRIA - DERTHONA

Più di 2000 spettatori per una partita di Eccellenza...

 

ALESSANDRIA DERTHONA: DUE TIFOSERIE "ECCELLENTI"!

Inter-Milan? Juve-non so chi? Macché, il clou odierno per chi come me ama un certo tipo di atmosfere, non comuni, lontane dalle luci della ribalta e... dalle telecamere della televisione, è il derby Alessandria-Derthona, campionato di eccellenza piemontese.
Due nobili decadute, soprattutto i grigi, finite negli inferi dei campionati dilettantistici a causa di alcune delle tante gestioni societarie dissennate che purtroppo hanno caratterizzato e caratterizzano tuttora il nostro calcio.
Alessandria e Derthona si ritrovano così di fronte dopo 15 anni, ovvero la stagione 90-91, ultimo anno di C2 dei tortonesi, ai quali la dea bendata sembra aver voltato le spalle da ormai troppo tempo, mentre dei padroni di casa si ricorda una serie C smarrita per colpe non proprie pochi anni or sono. La posta in palio quest'oggi al "Moccagatta" è enorme: Alessandria prima con 5 punti di vantaggio sul Derthona che deve recuperare mercoledì prossimo la partita contro il Libarna. Un’eventuale vittoria dei grigi porrebbe tra le due compagini un distacco difficilmente colmabile nelle restanti giornate di campionato: in pratica se l'Alessandria uscisse vincitrice avrebbe più di un piede nel campionato nazionale dilettanti mentre il Derthona si giocherebbe ai playoff la promozione in quanto solo la prima classificata sale di categoria. Paradossalmente, fatte le debite proporzioni, questa partita vale più del derby di Milano al quale ho rinunciato: la serie A e in parte anche la B ormai sono troppo contaminate dagli interessi economici, dai soldi, al punto che di sport nel vero senso della parola rimane ben poco. Scelgo così questo incontro di Eccellenza oggi per riassaporare un calcio che ormai non sussiste più nelle serie superiori. Il "Moccagatta" è un impianto all'antica (sempre che tale lo si possa definire), con le curve a ridosso del campo, nessuna telecamera a bordo campo, pochissima polizia sia dentro che fuori. Noi fotografi che siamo liberissimi di muoverci lungo tutto il perimetro del campo (a volte intralciamo persino il "lavoro" degli allenatori e delle panchine delle due squadre!): un'atmosfera che al giorno d'oggi solo partite di categorie minori e stadi simili a questo sanno regalare, senza considerare che lo stadio alessandrino è l'ideale per il tifo e… per un po’ di "movimento" grazie a delle recinzioni bassissime e non impossibili da superare, così come la festosa invasione finale degli ultras di casa testimonierà. In sostanza la scelta è stata quanto mai azzeccata, a dispetto della categoria delle due squadre e alla faccia di chi il giorno prima mi derideva. Circa 2000 spettatori fanno da cornice all'incontro: simili cifre si registrano a fatica in serie C1, altro che Eccellenza!
Da Tortona poco meno di trecento sostenitori giungono a bordo di bus di linea: la brevissima distanza tra le due città ha indotto le forze dell'ordine ad allestire delle circolari per condurre gli ospiti allo stadio, anziché un viaggio in treno più difficilmente controllabile. Arrivano un quarto d'ora prima del fischio d'inizio, poco dopo che le telecamere della Digos hanno suggerito agli alessandrini di allontanarsi dal bar adiacente all'ingresso ospiti nei pressi del quale si erano radunati. Facce poco raccomandabili, qualche conosciutissimo personaggio che oltrepassa la semplice definizione di "old style", qualche sciarpa rossoblù degli amici genoani: per l'occasione sembra essersi radunata la "creme" grigia, gente che quanto ad esperienza curvaiola non ha nulla di cui invidiare a curve metropolitane o ancor più blasonate. Esigue le forze di polizia presenti, nonostante si tratti di un derby molto sentito su entrambe le sponde: nulla a che veder con le serie superiori dove gli stadi sono militarizzati e una partita di calcio assomiglia più ad una battaglia che ad un evento sportivo tante sono le truppe schierate. Non succede nulla di saliente nel pre-partita se non qualche diverbio tra tortonesi e polizia di cui mi verrà riferito. Quasi gremita la gradinata Nord, stipata la tribunetta opposta riservata agli ospiti con Mods, Sez. Rocco Siffredi con striscione capovolto e Lions Supporters; più in basso nel settore ospite completano la presenza tortonese 10/15 "pelati" 
Spettacolare la fumogenata alessandrina ad inizio partita: fumoni gialli e rossastri si alzano dal basso e fanno tornare indietro il calendario di alcuni anni, per non dire decenni, in cui questo aspetto coreografico era molto più diffuso e quasi costante.
Sul versante tortonese torce e strisce bianconere che vengono fatte calare dall'alto della tribunetta in zona Mods, mentre il gruppettino in basso anima la propria zona con qualche tricolore e una bandiera della RSI.
Il tifo è molto spontaneo, difficilmente rispondente ad un canone o stile preciso: un po’ di improvvisazione, indice di genuinità più che di confusione, dipendente quasi esclusivamente dal fatto che è l'unica occasione dell'anno in cui si trovano di fronte due tifoserie vere.
Alessandria e Derthona sono le uniche due squadre del girone di eccellenza ad avere un seguito ultras, o per lo meno dei gruppi ultras di un certo spessore quantitativo-qualitativo e con alle spalle una tradizione: comprensibile quindi la voglia di confrontarsi delle due tifoserie che per l'occasione schierano il meglio delle forze a disposizione. In campo i giocatori combattono e lottano su ogni pallone a compensare un livello tecnico tipico della categoria: tocchi raffinati, giocate di classe, finezze lasciano spazio a grinta e corsa, ciò che d'altronde si aspetta di vedere il pubblico presente.
Per vedere calcio-spettacolo il "Moccagatta" di questi tempi non è certo il luogo ideale... ma anche quello offerto da Alessandria e Derthona è a suo modo spettacolo o per lo meno tale lo considerano gli amanti di un calcio dove è l'agonismo a farla da padrone. Rientrando in quest'ultima categoria anche per me la partita pertanto è molto gradevole, anzi devo dire che seguo con più attenzione le fasi dell'incontro stavolta che non quando assisto a partite di serie superiori. Sciarpata sia tortonese, dove tra le tante dei Mods se ne notano almeno un paio degli storici Q.D.S., che alessandrina a suggello della prima frazione chiusa in vantaggio dai grigi. Il secondo tempo inizia con una cartata della gradinata Nord, riuscita maluccio per la verità.
Il tifo tortonese cala decisamente di intensità, il gruppetto in basso sembra starsene in disparte e per i fatti propri, per poi ergere a protagonista nei momenti finali dell'incontro, con l'Alessandria che straripa punendo con un mortifero uno-due finale un Derthona completamente sbilanciato alla ricerca del pari. Tripudio in gradinata Nord, lo stadio intero ora è una bolgia! Il gruppo degli ospiti, ormai persa partita e con ogni probabilità campionato, dà sfogo a tutta la propria rabbia. Rode davvero vedere festeggiare gli odiati grigi: un gruppo tenta di scavalcare la recinzione che separa dalla tribuna. Le provocazioni aumentano scatenando l'ira dei pochissimi celerini presenti che tuttavia non caricano ma si limitano a tenere a bada gli esagitati con fare all'apparenza non aggressivo come in altre occasioni. Qualche manganellata ai più facinorosi ma nulla più.
La tensione comunque rimane alta, lo stadio è totalmente in festa ed un'eventuale invasione finale degli ultras della Nord complicherebbe la situazione. 
Un gruppo nei distinti - che ipotizzo essere della "vecchia guardia" - prova ad avvicinarsi minaccioso al settore ospite, ma un contatto da questa parte è più difficile e l'azione è più provocatoria, di sberleffo che finalizzata ad altro. Fischio finale: è 3-0 per l'Alessandria che strapazza il Derthona nello scontro al vertice guadagnandosi una buona fetta di C.N.D.
Come prevedibile dalla Nord saltano in campo diversi ultras, con l'intenzione di festeggiare assieme ai ragazzi con la mitica maglia grigia addosso. Non provano neanche a raggiungere il settore tortonese dove la tensione con la polizia permane.
Qualche "old-old style" viene subito placcato dalle forze di polizia prima che compia qualche atto sprovveduto e il tutto finisce.
L'attenzione si sposta ora all'esterno dello stadio dove non è da scongiurare un contatto tra le opposte fazioni: entrambe mi sembrano ben pronte e vogliose di scontrarsi. Il baretto dei grigi tra le altre cose è proprio in corrispondenza del transito dei bus arancioni con a bordo i tortonesi: posizione tattica e ideale per "aspettare" la tifoseria avversaria. I due gruppi non entreranno in contatto per la poca organizzazione degli ultras di casa: volendo potevano organizzarsi in maniera migliore e in alcuni punti - nello specifico la rotonda oltre il bar - uno scontro sarebbe stato decisamente possibile e visti i tortonesi sui pullman, credo proprio non l'avrebbero rifiutato. Mi verrà riferito di colluttazioni tra tortonesi e polizia che con i soliti modi poco ortodossi avrebbe fatto salire gli ultras del Derthona sui pullman e intimati a desistere da qualsiasi offensiva.
Complessivamente comunque un grosso plauso ad entrambe le tifoserie, degni esempi di come si è ultras in qualsiasi categoria!

(da SportPeople.net)